a cura di
Matteo Maria Ciglia
È stato Claudio Lattanzio, vongolaro dal 1970, ad affiancare Nicola Fossaceca durante la quarta serata, rappresentando la categoria dei produttori.
Una lunga tradizione familiare quella di Claudio, che inizia a solcare i mari giovanissimo, con l’affezionato “zio Carmine”, con il quale trascorreva le sue estati a Casalbordino, in barca a pesca di vongole.
“I miei genitori mi hanno costretto a completare gli studi e per questo li ringrazierò per tutta la vita” – racconta Lattanzio – “nel 1982 poi, dopo essermi diplomato come ragioniere, ho scelto di dedicare completamente la mia vita alla pesca, iniziando a lavorare con mio padre sulla nostra imbarcazione Nembokid”.
Un lavoro appassionante, ma anche molto duro, che porta con sé rischi notevoli per la vita di chi svolge questa professione: “Il 17 Dicembre del 2006 è accaduto l’irreparabile” – racconta Claudio – “io e papà uscimmo a pesca e mentre eravamo in navigazione la nostra imbarcazione urtò una tubazione utilizzata per il ripascimento morbido, causando un naufragio dove papà perse la vita”.
Dopo la tragedia, Claudio non si è arreso, facendo costruire una nuova imbacazione, la “Nonno Remo I” totalmente disegnata da lui, con materiali innovativi ed un progetto frutto esclusivo del suo genio, con la quale effettua anche attività di “pescaturismo”.
La pesca delle vongole nostrane (dette anche “lupini”) avviene con una sorta di “rastrello” che, per effetto del traino, fa accumulare della sabbia che deve essere necessariamente smaltita: ciò avviene tramite una serie di ugelli.
“Le nostre vongole non hanno al loro interno neanche un granello di sabbia grazie ad una tecnica di pesca più antica e meno performante delle moderne tecniche di pesca” – prosegue Claudio – “come tutte le imbarcazioni iscritte al CO.GE.VO.” (Consorzio per la Gestione della Pesca dei Molluschi Bivalvi, ndr).
“La serata di Farmer è stata davvero stupenda” Voler far conoscere ad una platea, le origini di un prodotto e la fatica, la passione, la dedizione e l’impegno che vi sono dietro, è un’iniziativa davvero lodevole, che rende l’assaggio di un prodotto, una questione esperienziale ed emozionale”.