a cura di
Matteo Maria Ciglia
L’azienda agricola “Martinelli” nasce nel 2002 dalla voglia di Pietropaolo Martinelli, di mettere in pratica il know-how acquisito durante i suoi studi universitari. Laureatosi in scienze e tecnologie alimentari, Martinelli inizia ad essere incuriosito ed affascinato dal formaggio Pecorino di Farindola, prodotto poco diffuso e realizzato da poche esperte mani.
“Quando ho iniziato il Pecorino di Farindola era prodotto in misura molto ridotta e a livello quasi casalingo,” – racconta Pietropaolo – “ho pensato quindi di utilizzare i miei week end in giro per caseifici per imparare le tecniche, e successivamente di rilevare un’azienda ormai inattiva da oltre vent’anni per mettere in piedi qualcosa di importante”.
“Il Pecorino di Farindola è un formaggio molto antico” – prosegue Martinelli “ve ne sono tracce in vari testi storici risalenti all’epoca romana, (Tacito, Plinio il Vecchio, Marziale) e viene descritto come un prodotto nobile, apprezzato dai ricchi dell’epoca e realizzato seguendo dei parametri ben precisi: si utilizza solo latte di pecore che pascolano nel versante orientale del Gran Sasso, più precisamente nell’area Vestina, viene lavorato solo ed esclusivamente da donne del posto, le stesse donne che aggiungono il caglio di suino, elemento essenziale e distintivo del Pecorino di Farindola, che lo rende unico al mondo”.
Figlio di una lunga lavorazione fatta di pazienza e tanti processi chimici naturali, il caglio di maiale è una delle peculiarità caratterizzanti il Pecorino di Farindola che, aggiunto al latte di pecora, va a completare il processo di realizzazione del celebre formaggio farindolese.
La stagionatura poi, avviene in madie di faggio non trattato, completamente naturale, una scelta dovuta al fatto che nell’antichità i boschi che guardavano il versante adriatico erano principalmente faggeti.
“Durante la stagionatura”– prosegue Pietropaolo – “il formaggio viene trattato in superficie con una mistura di olio e aceto, per prevenire il sopravvento della mosca del formaggio e di conferire proprietà bene che al prodotto”.
All’inizio del 2017, l’azienda Martinelli ha subito pesanti danni a causa delle avverse condizioni atmosferiche, perdendo quasi cinquecento capi di bestiame e vedendo crollate stalle e strutture adibite alla stabulazione degli animali.
Un periodo diffcile dal quale l’azienda si sta rialzando poco a poco, ma non senza enormi difficoltà.
“Farmer è stata un’iniziativa assolutamente innovativa, per la prima volta noi produttori abbiamo avuto il risalto che spesso nel mondo enogastronomico viene a mancare; per aziende medio piccole che non hanno molta visibiltà, quella di Farmer è stata una magnifica occasione per farsi conoscere e valorizzare il nostro prodotto”.